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Medicina Tibetana e Dieta

Medicina Tibetana

Medicina tibetana e dieta

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Principi Generali

Secondo la medicina tibetana sarebbe illogico cercare di definire una malattia senza prima avere una chiara comprensione di quello che è il perfetto stato di benessere fisico e mentale.
La base da cui si manifestano tutti i fenomeni, sia l’ambiente fisico che gli esseri viventi, è data dai cinque elementi, aria, fuoco, terra, aria e spazio; essi però non sono intesi semplicemente nel loro aspetto materiale ed esterno, secondo la concezione comune, che è quello più grossolano, ma come una serie di qualità e funzioni che permeano e governano l’esistenza. Comprendendo questi aspetti possiamo capire come si sviluppano gli individui e i fenomeni naturali esterni e anche qual è la loro interazione reciproca.

Se gli elementi sono integri e la loro condizione è mantenuta bilanciata, la salute e la vita dell’individuo procedono in modo ottimale; se invece la condizione degli elementi è alterata, sia la salute che la vita dell’individuo incontrano dei problemi. Gli elementi, infatti, hanno nel corpo la base materiale, ma il loro effetto si manifesta in tutto l’essere, condizionando l’aspetto mentale e quindi il modo di relazionarsi al proprio ambiente, che in questa cultura non è visto come qualcosa di invariabilmente determinato e indipendente dal soggetto che lo percepisce, ma è al contrario qualcosa che il soggetto percepisce ed esperisce sulla base della propria condizione.

Risulta chiaro da queste premesse che l’aspetto del corpo non è separato dall’aspetto della mente.
Il corpo è un aggregato di duwa (‘du ba) e kham (khams), le costituenti organiche. Duwa letteralmente significa “insieme” ma generalmente viene tradotto con “umori”; nel contesto della medicina tibetana, tuttavia, questo termine va inteso come “una potenzialità di base, capace di creare, mantenere e distruggere la vita, distinta in tre differenti nature e funzioni. La compresenza o l’insieme di queste tre nature è detta appunto duwa o umori ” . Le tre componenti dei duwa sono date da lung, l’umore Aria, beken, l’umore Flemma e trigpa, l’umore Bile, anche se non tutti ritengono adeguata questa traduzione . Nel corpo sono gli elementi che definiscono la caratteristiche dei duwa e delle costituenti organiche. Il lung ha appunto la natura dell’elemento aria, il trigpa, ha la natura dell’elemento fuoco, il beken ha la natura dell’elemento acqua: questi sono la base anche degli altri elementi, terra e spazio.

Il corpo è un aggregato di umori e costituenti. La maggior parte delle funzioni e le condizioni di lung, beken e trigpa dipendono dal modo in cui si sono sviluppati a partire dal concepimento. Oltre che l’apporto dato dai due genitori nella generazione dell’individuo, anche l’atteggiamento e il comportamento della madre durante la gravidanza, influenzano sostanzialmente i modi in cui gli umori e le costituenti organiche si aggregano e per questa ragione nella medicina tibetana grande spazio è dedicato alla cura durante la gestazione.

Il tipo di aggregazione fra costituenti e umori che si stabilisce definisce il tipo di individuo che verrà a nascere e la condizione del suo corpo, che lo caratterizzeranno per tutta la vita. Avremo così la tipologia in cui è prevalente uno dei tre umori, quella in cui ne prevalgono due e quella in cui tutti e tre sono presenti in maniera equilibrata. L’appartenere a una o all’altra tipologia renderà più inclini a certi tipi di malattie, di inclinazioni nel comportamento e di atteggiamento mentale. Un individuo conserva il suo stato di salute finché la condizione degli elementi e degli umori che lo hanno caratterizzato alla nascita, in qualsiasi delle diverse combinazioni, si mantiene inalterata.

Tuttavia, sono molte le cause secondarie che, dall’inizio fino alla fine della vita, possono portare all’alterazione dell’equilibrio degli umori; esse sono riconducibili a due tipi principali: le cause secondarie generali e le cause secondarie specifiche. Al primo gruppo appartengono le condizioni climatiche abnormi, le provocazioni di forze negative generate da un precedente deterioramento degli umori, l’avvelenamento, le terapie sbagliate e il risveglio di azioni negative passate. Al secondo gruppo appartengono quei fattori che agiscono direttamente sullo specifico umore, disturbandolo. Ad es. per l’umore Aria, lo sono l’eccessiva attività mentale, i gravi dispiaceri, i troppi pensieri, l’ira, la tristezza, i lunghi digiuni, l’insonnia, consumo eccessivo di cibi amari, leggeri e grezzi, la diarrea e il vomito acuti, l’esposizione eccessiva al vento, eccesso di viaggi notturni, il lavoro notturno, e così via.

Riguardo alla cura attraverso il comportamento, essa prevede il cambiamento delle abitudini e degli stili di vita che, per le loro qualità caratteristiche, agiscono sugli umori incrementando la condizione di squilibrio individuata come causa del disturbo. Ad esempio, per riequilibrare l’eccesso di umore Aria, il paziente deve diventare consapevole della necessità di dedicare un giusto tempo al riposo ed evitare l’eccesso di movimento e lavoro, di mantenere una mente rilassata, di dormire in luoghi caldi e non troppo luminosi, di evitare le situazioni che creano dispiaceri e di dare spazio a situazioni piacevoli e amicali, praticare esercizi di yoga, e così via. Questo tipo di indicazioni mettono in evidenza l’aspetto di interdipendenza che esiste nella medicina tibetana fra corpo e mente. Oltre all’aspetto mentale, anche l’aspetto sottile della percezione dei sensi e del loro contatto con gli oggetti produce effetti di importanza cruciale sullo stato di salute psico-fisica .

Anche la dieta ha un ruolo fondamentale perché questo sistema considera che ogni sostanza introdotta nel corpo ha un effetto causale nell’equilibrio complessivo della persona. I cibi sono classificati sulla base delle loro qualità connesse con cinque elementi e in particolare in base al sapore e all’effetto che hanno sul senso del gusto, ma anche durante le varie fasi della digestione. Nel nostro esempio, per il disturbo dell’umore Aria, i cibi devono avere qualità riscaldante, nutriente e grassa, mentre i gusti benefici sono il dolce, il salato, l’acido. C’è da notare che non sempre il significato attribuito alle qualità coincide con quello comunemente usato.

Si dice che l'essenza degli elementi è unica ma manifesta caratteristiche diverse nei vari elementi. Nessuno di essi è positivo o negativo, ma lo possono essere le loro carenze o eccessi.


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