I metodi per armonizzare le energie nella tradizione tibetana
Nel patrimonio di conoscenze che la cultura tibetana ha coltivato e sviluppato si ritrova una grande quantità di metodi con i quali governare l’aspetto dell’energia, sia quella collegata alla condizione individuale sia quella collegata ai fenomeni esterni, che comprendono anche quelli astrologici. Si considera infatti che i problemi dell’individuo sorgano quando la condizione delle sue energie interne non sia in equilibrio. La maggior parte di questi metodi trovano fondamento nelle vie spirituali preservatesi nella cultura tibetana. Il metodo supremo e scopo di tutte le vie è il superamento dell’ “ignoranza”, che ci impedisce di comprendere le basi di un perfetto equilibrio; questa ignoranza porta invece ad agire ciecamente, creando perciò condizioni di squilibrio dell'energia. Ci sono poi metodi che aiutano a ristabilire l'armonia con mezzi diversi: lavorando sul corpo, come lo Yantra Yoga e le respirazioni in esso praticate, o il massaggio, la moxa, ecc.; quelli che lavorano con i suoni, come mantra e invocazioni; quelli che agiscono sulle energie più esterne o del luogo, come ad esempio con l'armonizzazione attraverso il Namkha, che è basato sugli aspetti astrologici individuali; un'altra pratica è quella del Luntà, cioè di esporre al vento bandiere dei 5 colori con iscrizioni di mantra, oppure di immergere pietre con certi mantra in un flusso d’acqua, o quella del Sang, che consiste nel bruciare erbe o incensi profumati per purificare il luogo; oppure di liberare animali destinati al macello.
Questi e i molti altri metodi presenti nel sistema di conoscenze del patrimonio culturale del Tibet, ci consentono di avere un ruolo attivo rispetto alle proprie energia e non subirne passivamente gli effetti degli squilibri.